In una lettera al Sindaco i motivi del rifiuto: “i team non vogliono due Gp in Italia”.
di Francesco Gabriele
(pubblicato su Il Corriere Laziale il 14/01/2011)
Una stangata tira l’altra.
Peggio non poteva iniziare il 2011 del Sindaco Gianni Alemanno, già impegnato in questi giorni nella frenetica costituzione della nuova Giunta dopo lo scandalo Parentopoli e, da ieri, alle prese anche con la netta stroncatura al suo sogno più discusso: il Gran Premio di Formula 1 di Roma.
IL NO DI ECCLESTONE. Lo stop alla gara cittadina arriva nientemeno che per bocca – o, meglio, per penna – di Bernie Ecclestone, che con una lettera indirizzata direttamente al Sindaco capitolino – di cui ha dato notizia La Repubblica in un articolo pubblicato in prima pagina – ha motivato la bocciatura con un secco, in sostanza, “nessuno, nella Formula 1, vuole due Gran Premi nella stessa nazione”.
In realtà, andando neanche troppo a fondo nella faccenda, le cause del rifiuto del boss britannico vanno ricercate nella criticità della situazione economica in cui, da qualche anno a questa parte, versa in modo preoccupante l’intero baraccone delle monoposto, tanto da dover contare su un numero di team sempre più ridotto al minimo e su case automobilistiche costrette al lastrico pur di rimanere aggrappate con le unghie al sistema (da un anno, tra l’altro, è stato firmato un accordo generale teso a limitare i costi complessivi delle squadre, e che fissa una soglia massima di budget a disposizione).
Ecclestone ha spiegato, in dettaglio, che “i team vogliono tenere il numero delle gare fino ad un massimo di venti in un anno, con appuntamenti plurimi semmai negli Usa. Per questo ora è impossibile programmare un’altro Gran Premio di Formula Uno in Italia”.
C’è, però, una sorta di ultimo appiglio che il manager inglese sembra voler concedere al Sindaco: “se Monza fosse tolta dal calendario, o se si potesse alternare con Roma, allora forse potrebbe essere accettabile e potrei tentare di ottenerlo”.
Una chance, questa, che ha però l’aria di essere più un indorare la pillola che una possibile soluzione concreta, viste anche le parole spese dallo stesso magnate nei confronti del tradizionale Gp lombardo, definito “storico e intoccabile a tutti i livelli”.
“NESSUNA BOCCIATURA”. Questo il commento di Alemanno, che ha cercato di minimizzare la questione definendo la decisione di Ecclestone “un fatto nuovo, dopo che per molto tempo lui stesso aveva ribadito, anche a me personalmente, la volontà di far disputare in Italia due Gran Premi, uno nazionale a Monza e uno speciale a Roma” e annunciando nuovamente, dopo le dichiarazioni rese nei giorni passati, un possibile “passo indietro” capitolino nel caso, ipotetico, di una scelta secca tra le due corse candidate.
“La prossima settimana – ha poi concluso il Sindaco – verranno comunque presentati i risultati del sondaggio condotto da Renato Mannheimer e commissionato da Eur Spa su richiesta dei comitati cittadini della zona, in merito al gradimento dell’iniziativa”.
Le persone intervistate – per la cronaca – sono 800, rappresentative per età, sesso e professione, di tutti gli abitanti del quartiere capitolino.
LE REAZIONI. Ben altri, invece, sono i toni con cui è stato accolto il ‘ben servito’ negli ambienti del Centrosinistra. A cominciare da quelli del Capogruppo del Pd in Campidoglio, Umberto Marroni, che ha invitato il Sindaco a “rimettere subito nel cassetto, dopo il parere tombale di Ecclestone, il sogno del dottor Flammini”, ad “abbandonare l’inconcludente progetto Millennium” e a tornare finalmente ad “occuparsi delle vere priorità di Roma e della crisi che colpisce famiglie e imprese”. A fargli eco, il Senatore dell’Italia dei Valori, Stefano Pedica, che ha consigliato sibillino ad Alemanno di “consultarsi con le parti in causa e non solo con i direttori dei giornali prima di lanciare i progetti”, ricondandogli, poi, che “non sarà certo un rimpasto nella Giunta a salvargli la faccia” di fronte agli elettori.
A queste ed altre provocazioni ha voluto rispondere Marco Di Cosimo, Presidente della Commissione Urbanistica di Roma Capitale, catalogando le reazioni di Pd e Idv come il frutto di “un’opposizione che continua a straparlare e ad accusare il Sindaco senza neanche rendersi conto che esultare per l’eventuale mancata realizzazione del Gp a Roma significa, di fatto, essere felici per la perdita di una straordinaria occasione di sviluppo per la città e per la sua economia”.
25 gennaio 2011 alle 22:50 |
Visto che il gran premio di formula 1 non i farà più Roma potrebbe incentivare il turismo del carnevale.
Franco
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